Mey Ark Vu Blog
Dopo 3 anni esce il nuovo album dei Transgender. Mey Ark Vu, ottobre 2006 Trovarobato.
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1 - FRAY TJUS | 6 - KjU |
2 - SUNI | 7 - BERLINA | |
3 - ACTIK | 8 - FATòM | |
4 - SOJ D | 9 - NATYUSH | |
5 - NA RYò ESY USH |
venerdì, dicembre 22, 2006
Canterbury Italia - Recensione www.kronic.it
Trangender. Aldilà dei generi. Sembra essere qui appellativo, filosofia di vita e prassi musicale. Difficile tracciare un solco di genere infatti per delimitare l`approccio stilistico di questo eterogeneo quintetto, attivo dal 1997, prodotto Trovarobato per questo secondo lavoro, dalla lingua misteriosa ed incomprensibile ad orecchie profane.
Citiamo le influenze della band: Tool, Queens Of TheStone Age, Mr. Bungle, dEUS, LCD Soundsystem, Art Bears, Slap Happy, Bill Laswell, Material, Cassiber. Molta Canterbury. Anni settanta all`insegna di un approccio anti commerciale, psichedelico, imponente ed anarchico.
Non è facile rapportasi con "Mey Ark Vu", proprio alla luce di tale complessità compositiva che rende ostico l`ascolto complessivo. Tuttavia raggiungere la vetta di una montagna difficile da scalare non può che essere doppiamente soddisfacente. Arrivare ai picchi di melodico delirio in "Sojd" con i suoi archi ispirati. Arrivare all`acida e geometrica ossessività di Na Ryò Esy Ush con le angosce che le tastiere e le pesanti distorsioni trasmettono passo dopo passo. Arrivare a duettare col piano di "Kju" lontanamente parente dei Muse, se non fosse per quella lingua di violino che dona al tutto un imponente senso di classicità. Arrivare a familiarizzare con una musica "pesante" nel suo essere "piena". E` una piacevole sfida, alla quale non rinunciare.
Giudizio: 3/5
fonte: http://www.kronic.it/artGet.aspx?aID=2&sID=14341
Etichette: kronic, recensione